Serigrafia magliette vetro

Serigrafia, dalle magliette al vetro: tutti i segreti della tecnica di stampa

Serigrafia magliette vetro.”Ai primi d’agosto del 1962 cominciai con la serigrafia. Volevo qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l’effetto di un prodotto seriale […]. Tutto così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Poi Marilyn morì quello stesso mese, e mi venne l’idea di trarre delle serigrafie da quel suo bel viso, le mie prime Marilyn.” Con queste parole Andy Warhol consacrava definitavamente la serigrafia come uno dei massimi mezzi espressivi nell’ambito della pop art.

Una tecnica di stampa di immagini e grafica su qualsiasi tipo di supporto antichissima, evoluzione dello stencil,  che oggi gode di un notevole sviluppo tecnologico e di grandissima diffusione soprattutto nel settore della decorazione seriale industriale. Non tutti sanno che la serigrafia ha per lungo tempo utilizzato il cioccolato, il caramello e altri prodotti alimentari  al posto dell’inchiostro. Da qui si è sviluppata quella branca conosciuta come serigrafia vegetale, anche detta bio o eco, che sfrutta pigmenti vegetali per la stampa. Il caffè quindi diventa il colore marrore, gli spinaci il verde, la barbabietola il rosso e così via.

Tornando alla più diffusa serigrafia con inchiostro: quali sono le fasi attraverso cui qui a Pubblicarrello.com sviluppiamo la tecnica? Come e quali strumenti utilizziamo? Vediamole nel dettaglio.

La preparazione del telaio

La prima fase prevede la preparazione di un telaio, scelto tra varie dimensioni, che viene pulito accuratamente con alcol e in seguito ricoperto da una gelatina miscelata con un foto sensibilizzante.  L’applicazione avviene attraverso  una speciale spatola detta stendi gelatina ed è solo dopo questo fondamentale passaggio che il quadro di lavoro potrà essere lasciato a riposare in un ambiente totalmente buio. Per velocizzare l’essiccamento ci si può aiutare con un ventilatore, un phon o come da Pubblicarrello.com, utilizzando un vero e proprio forno.

Messa a registro

La messa a registro è un passaggio chiave per la realizzazione di una stampa di ottimo livello.  Si pone un lucido riportante delle croci di registro sull’oggetto da stampare e tutti i telai fotoincisi e pronti per la stampa verranno in seguito posizionati di volta in volta a registro su tali crocini di riferimento. Attraverso una squadra di riscontro in metallo o in cartone, applicata al piano di stampa per mezzo di nastro adesivo, ci creiamo il riferimento per posare tutti i fogli che stamperemo nella medesima posizione.

Incisione telaio

Dopo la stesura della gelatina si appone la pellicola preparata dai grafici, realizzata con software dedicato alla stampa dei lucidi, a stretto contatto con la fotoemulsione sul lato del telaio destinato ad andare in contatto con la superficie da stampare, esponendolo quindi alla luce ultravioletta.  E’ importante sapere che il disegno che si vuole impressione su ogni singolo telaio deve essere ad un solo colore; se si desiderano stampare più colori, dovrà essere utilizzato un telaio, con la rispettiva tela, per ogni colore. Per poter incidere un disegno sulla tela, questo dovrà per prima cosa essere stampato in nero su di un foglio trasparente. A questo punto la parte dove il lucido è trasparente, lasciando passare la luce, consente l’indurimento della fotoemulsione sottostante. La parte dove il lucido presenta un inchiostro ad alta intensità non consentendo il passaggio della luce, impedisce l’indurimento della gelatina che di conseguenza rimane idrosolubile per il lavaggio sotto acqua corrente.

Stampa

Uno strumento indispensabile per la stampa è la racla che serve a premere l’inchiostro attraverso le maglie libere della matrice; è composta da una lamina di gomma dello spessore di 8/10 mm con un impugnatura in legno o metallo. La posizione della racla durante la stampa deve essere di circa 45 gradi n modo che il contatto con la matrice avvenga sul filo della lamina di gomma. Prima di procedere alla stampa si deve diluire l’inchiostro. A diluizione effettuata si procede come segue si versa una certa quantità di inchiostro nel cliché, si posiziona il telaio sopra all’oggetto che si vuole stampare; si raccoglie un po’ di inchiostro con la racla e, esercitando con essa una pressione costante ed uniforme, si effettua la passata di stampa con un movimento regolare.

 

 

 

 


Lascia un commento